Del fare ma del non subirne le conseguenze

(pubblicato originariamente il 5/7/2012)

 

… che poi, secondo me, il metodo migliore per svegliarsi la mattina è fare del sano sesso.

Sano nel senso che ti migliora la giornata, predisponendoti (un applauso per l’uso della parola “predisponendoti”, grazie!) a godertela nel migliore dei modi.

E, quando uno dorme e si sveglia “subendo” del sesso orale… beh: siamo vicini alla definizione di “Paradiso” (più a quella che gli danno i musulmani, in realtà, che a quella cattolica: bella sfiga, la “grande luce bianca”…. sembra lo spot di uno sbiancante per lavatrice…… ma non perdiamoci nella teologia, và: che c’è gente che la studia per anni e non riesce ancora a parlare di transustanziazione).

Ecco: spostiamo la macchina dei ricordi indietro di un numero imprecisato di anni………

Che cos’è quella piacevole sensazione che…. c’è qualcuno sotto le mie coperte: è la mia ragazza e… ah, cacchio: oggi devo aver vinto al lotto!

E invece no: praticamente subito sento qualcosa di sottilissimo che stringe appena sotto la cappella… vedo le coperte saltare in aria e lei che mi fissa con uno sguardo carico d’odio, tenendo in alto la mano destra con pollice e indice che tengono qualcosa di lungo e… che colore è? nero? sì, pare nero.

“Di chi è questo?”

Un capello.

Cosa ci fa un capello attorcigliato sul mio pene?

“Ehm…. tuo?”

“Non diciamo cazzate!”

Come ci è arrivato?

…………………… lo so benissimo, come ci è arrivato: la sera prima l’avevo tradita.

Ok: è il momento di giustificarmi perché lo so, quello che state pensando (una roba tipo “ma che pezzo di merda che sei”, probabilmente. Vi tolgo dall’imbarazzo: avete ragione).

Avete presente quando una relazione si arena, e la passione è finita ma nessuno dei due vuole accettarlo? Ecco, io e lei eravamo già oltre… ci volevamo ancora bene, ma i tempi in cui provavamo quell’attrazione fisica che rende così belli gli inizi delle storie d’amore era già andata a farsi benedire da un pezzo e poi… come dire? Lei non me la dava più.

E allora cosa fa, l’uomo vero? Ne parla? Fa di tutto per riconquistarla?

Forse all’inizio.

Dopo un po’ (dopo i primi risultati, sempre negativi), semplicemente, inizia a tradire.

E allora: cosa mi significava quel modo di svegliarmi?

Ecco… appunto: boh!

Era proprio l’ultima cosa che mi sarei aspettato quando, la sera prima, me ne sono tornato a letto senza farmi la doccia (che poi è una roba strana, visto che difficilmente rinuncio alla doccia serale).

E, quindi: “di chi è questo?

Immagino la mia faccia da ebete, e il cervello che valuta in pochi microsecondi tutte le giustificazioni, valide oppure no (ma esistono giustificazioni valide a un capello ritrovato in quel posto lì?), incrocia i pro e i contro e poi, dopo pochissimi secondi di silenzio, spara l’ipotesi più plausibile che gli è venuta in mente:

“sarà della signora delle pulizie: probabilmente le è caduto mentre rifaceva il letto… poi, siccome io di notte mi muovo parecchio, chissà come è finito lì” (figuratevi le altre, di ipotesi…….)

La guardo negli occhi e: no, decisamente non l’ho convinta (strano, eh?).

vignetta “rubata” a Daw, che tanto mica s’offende, lui!

 

Ecco: queste sono situazioni a cui non puoi essere preparato MAI, nella vita.

Ho imparato che ci sono solo due modi per affrontarle: raccontare tutto oppure negare, negare sempre e, di fronte all’evidenza, negare più forte (questo post mi si ritorcerà decisamente contro, in futuro: lo so).

Le percentuali di attuazione sono: 3% prima ipotesi, 92% ipotesi 2, 5% varie ed eventuali.

Ovvio che, alla fine, quei pochi rapporti che non ne escono distrutti sono una minima parte di quelli nei quali l’uomo (non che le donne non tradiscano, eh? anzi…) ammette la cazzata. Tutti gli altri, prima o poi (magari più poi che prima), sono destinati a fallire miseramente.

E quindi, con la vigliaccheria dell’uomo appena svegliato (che è solo un cincinino più grande di quella dell’uomo già sveglio), nego, aggrappandomi ai capelli della signora delle pulizie (che, ovviamente, erano di tutt’altro colore e lunghezza… ma non stiamo a sottilizzare, và).

Dimenticavo… “negare, negare sempre e, di fronte all’evidenza, negare più forte”.

Bisogna aggiungere: “e, se non ti crede, incazzati”

Già: “… ma allora, tutte quelle balle sulla fiducia reciproca valgono soltanto quando ne hai bisogno tu? Non ti ho tradita. Non lo farei mai (già… come se ai tempi non fosse diventata un’abitudine……… n.d.M.). Lo sai che ti amo”

Ecco: il “lo sai che ti amo”, nonostante quello che ovviamente pensate, era vero.

L’uomo è un essere meschino, e io non sono da meno. Sono stato egoista ma, in definitiva, chi ha pagato il prezzo più alto sono stato io. Perché lei non ci ha rimesso nulla, perdendomi (perdendo la persona che ero. Ché, nel frattempo, spero di essere migliorato).

E finisce che si fa la pace, che l’amore è bello quando è litigarello, che è tutto risolto per un po’ e che… beh, che sono una merda.

Lascia un commento